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Magali

Magali
mercoledì 5 maggio 2010
In questo periodo stiamo dando una mano e una zampa a mio nipote nella preparazione della tesina per la maturità. E indovinate un po’… tutto questo ci ha portato a riflettere di quanto sia difficile trasmettere valori importanti come, in questo caso, l’amore per l’apprendere. Mi sono tornati alla mente gli insegnamenti di mio padre riguardo al fatto che studiare per me era un dovere come per lui lavorare e all’importanza dell’imparare. Lo studio non finalizzato al mero raggiungimento dell’agognato “pezzo di carta”, ma come patrimonio inestimabile.
Di fondamentale importanza è stata la dimostrazione da parte di mio padre di fermezza legata ad un ostinato desiderio di seguire una passione, concretizzatosi con la laurea in hindi, presso la facoltà di lingue orientali a Venezia, quando aveva sulle spalle una famiglia di tre figli, un lavoro e più di quarant’anni.
Ed è per questo che seguo mio nipote fianco a fianco da moltissimi anni, perché un gesto vale più di mille parole, sperando che l’averlo’”accompagnato”, gli abbia fatto comprendere di quanto sia importante, soprattutto oggi in questo mondo in cui i riferimenti sono effimeri e gli esseri umani molto più vulnerabili, riuscire ad esprimersi con proprietà di linguaggio e che un animo desideroso di conoscenza non proverà mai la solitudine.
Lo so queste nostre parole appaiono superate in questo mondo in cui la maggiore aspirazione sia diventare velina o calciatore, ebbene, a distanza di anni, non cambierei quell’inezia del mio sapere per niente al mondo. Non ho avuto la vita comoda con tasse universitarie pagate e tutto il giorno a disposizione per studiare, ero costretta a farlo spesso di notte e tutto questo, vi assicuro, mi ha forgiato. La mia caparbietà si è trasformata in tenacia e sono sicura che tutto ciò lo devo all’esempio paterno e a quelle notti insonni china su progetti da portare a termine.
Sicuramente in cucina siamo molto più brave, ma anche nella vita cerchiamo di impegnarci con tutte le nostre forze (non tutti i componenti della squadra, ovviamente!)


Ringraziamo Angela per riporre in noi illimitata fiducia e cucinare le nostre ricette!

Per il suddetto motivo non abbiamo avuto molto tempo per cucinare, la ricetta di oggi è rapida, ma appetitosa. Potete anche renderla un piatto unico accompagnando con riso basmati pilaf. Oggi è il giorno preferito da Magali, si è appena svegliata e si sta già leccando i baffi!


Calamari in giallo
Ingredienti per 4 persone:

800 g di calamari
400 g di piselli freschi sgusciati
2 scalogni
mezzo bicchiere di vino bianco secco
olio d’oliva
una bustina di zafferano
mezzo cucchiaino di cumino
sale

Preparazione:
pulire i calamari e tagliateli a listarelle.
Pelate e affettate finemente gli scalogni.
In una padella con olio di oliva fate soffriggere gli scalogni, aggiungete i calamari, lo zafferano sciolto in due cucchiai di acqua, il cumino, il vino e regolate di sale. Fate cuocere per 10 minuti, aggiungete i piselli e fate cuocere per altri 20 minuti (il vino si deve essere consumato).
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

1 commenti:

maria pia mascaretti ha detto...

Calamari in giallo, mi è sembrata un 'ottima ricetta,la proverò al più presto!
Mi è piaciuta molto la tua introduzione di oggi,ai bambini si insegnano tante cose, ma spesso ci si dimentica di insegnare il rispetto, l' educazione, ed il piacere di apprendere, di studiare per accrescere il proprio patrimonio culturale.

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